JEEP AVENGER KM0 PRONTA CONSEGNA ROMA!
La meccanica della JEEP AVENGER è quella, debitamente aggiornata, di altre piccole del gruppo Stellantis, come la Peugeot 2008 e la Opel Mokka: ha la trazione anteriore e vivaci motori 1.2 turbo a benzina (anche mild hybrid a trazione anteriore e 4×4) o a corrente.
Il tre cilindri della JEEP AVENGER consuma poco. Tanta la tecnologia: sono disponibili, fra l’altro, i fari a matrice di led e la guida semiautonoma di Livello 2. Oltre alla versione 4xe a trazione integrale della 1.2 ibrida leggera, anche le Avenger a trazione anteriore hanno specifici programmi di guida per affrontare fango, neve o sabbia, una distanza dal suolo del sottoscocca di ben 20 cm e il limitatore della velocità nelle discese ripide.
La Jeep Avenger Il design ha carattere. Si vede subito che è una Jeep, senza cadere nel gusto rétro.
La Jeep Avenger è scattante e agile, quest’auto è anche comoda. E non è in soggezione nel fuori strada “leggero”.
Lunga come un’utilitaria (appena 408 cm), è la Jeep Avenger più corta: 16 cm in meno della “sorella” Renegade. Lo stile è muscoloso e proporzionato, molto riuscito. Maneggevole, la Jeep Avenger ha sedili comodi e sospensioni che filtrano efficacemente le asperità del fondo. Inoltre grazie anche a tre modalità di guida per il fuori strada. Il 1.2 turbo, regolare e pronto, lavora con un cambio manuale a sei marce dagli innesti precisi.
Se si vuole il cambio automatico bisogna scegliere la variante 1.2 mild hybrid: ha sempre 101 CV ma presenta notevoli modifiche al tre cilindri (inclusa la distribuzione a catena invece che cinghia dentata, per aumentare l’affidabilità). La tenuta di strada è sicura, la frenata è ottima. Volendo, la Jeep Avenger c’è anche elettrica (156 CV): 400 km omologati di autonomia media. La Summit del test è la più cara: non costa poco ma è piuttosto ricca, dato che offre di serie il cruise control adattativo, il monitoraggio dell’angolo cieco e la telecamera posteriore; clima automatico. La plancia della Summit ha un inserto satinato e luci d’ambiente configurabili a piacere nei colori. Il design non va a scapito della praticità: la Jeep Avenger ha tanti portaoggetti (quello davanti alla leva del cambio integra la piastra per la ricarica dei cellulari) e i comandi sono ben studiati, a partire da quelli al volante e per il “clima”. Un po’ nascosti, alla sinistra del volante, ci sono la rotella per la regolazione dell’altezza del fascio luminoso e i tasti per gestire il parabrezza sbrinabile e il controllo della velocità in discesa HDC.